Una nuova ricerca pubblicata su Computers in Human Behaviour fornisce nuove informazioni sul comportamento di pubblicazione massiva dei propri selfie su siti web e social network. I risultati indicano che pubblicare selfie è associato ad alcune forme specifiche di narcisismo.
Christina Shane-Simpson, assistente professore presso la University of Wisconsin-Stout, introduce il proprio studio. “Come ricercatrice dello sviluppo, sono interessata ai meccanismi e ai processi sottostanti nei comportamenti online. Mi sono chiesta: “possiamo prevedere come gli individui agiranno negli ambienti online?”, e “questi predittori sarebbero in qualche modo collegati a caratteristiche individuali (di personalità) o di comunità (ad es. culturali)?”.
“Inoltre, sebbene ci sia molta letteratura che esplora i collegamenti tra personalità e uso dei social media, molti di questi studi si concentrano sull’uso generale dei social o sull’intensità di utilizzo. Per combattere queste generalizzazioni eccessive dei social media, il nostro team di ricerca ha deciso di concentrarsi su un comportamento online specifico che si verifica su più siti di social media: i selfie“.
I ricercatori hanno avuto a disposizione 470 studenti americani e 260 libanesi per misurarne i tratti narcisistici ed osservare il comportamento di postare selfie su Facebook e Instagram.
“Sebbene il narcisismo sia una caratteristica di personalità complessa (supportata dalle nostre scoperte), questo tratto di personalità può farci prevedere, in determinate circostanze, alcuni comportamenti online“, ha detto Shane-Simpson.
Per i “non addetti ai lavori”, ci sembra doveroso specificare che il narcisismo patologico, nella pratica clinica, viene distinto in due principali sottotipi:
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- il tipo grandioso: nel soggetto prevalgono sentimenti di superiorità e di disprezzo per le altre persone e la regolazione dell’autostima avviene mediante la creazione di un esagerato e ipertrofico senso di unicità e importanza.
- il tipo vulnerabile: nel soggetto appaiono prevalenti le emozioni di vergogna, il senso di umiliazione e l’ipervigilanza rispetto al giudizio degli altri; entro tale sottotipo la tipica ricerca di ammirazione è sostituita dall’evitamento e dal ritiro dalle situazioni che potrebbero comportare fallimenti e rifiuti, mantenendo in tal modo la grandiosità al riparo dai rischi della vita reale, nel segreto delle fantasie.
Tornando alla ricerca oggetto di questo articolo, il narcisismo grandioso – che descrive un ego troppo gonfio, un senso di importanza esagerato e una costante ricerca di ammirazione – è stato positivamente associato alla pubblicazione di selfie online.
I ricercatori hanno anche scoperto che gli individui degli Stati Uniti nord-orientali tendevano a pubblicare più selfie rispetto a quelli degli Stati Uniti del Midwest e a quelli del Libano.
“Abbiamo scoperto che le norme culturali di una comunità possono avere un impatto sui comportamenti online. Questa seconda scoperta è sorprendente dato che gli spazi online sono spesso descritti come non vincolati da norme culturali offline“, ha affermato Shane-Simpson.
Lo studio – come tutte le ricerche – include alcune limitazioni. “A causa dell’ambito del nostro studio, stavamo solo grattando la superficie delle differenze basate sulla comunità nei modelli predittivi per il comportamento online. Abbiamo un disperato bisogno di ulteriori studi interculturali che indaghino le differenze nel comportamento online e i modelli che ne prevedono l’agito. Sono necessarie ricerche per esplorare quali elementi di una comunità geograficamente distinta possano essere collegati a determinati comportamenti online“, ha concluso Shane-Simpson.
Lo studio
- “I Love My Selfie! An Investigation of Overt and Covert Narcissism to Understand Selfie-Posting Behaviors within Three Geographic Communities“, Christina Shane-Simpson, Anna M. Schwartz, Rudy Abi-Habib, Pia Tohme e Rita Obeid.
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