Le scrivanie in piedi, spesso denigrate come ennesimo fenomeno “new age” sul posto di lavoro, sono state collegate a una serie di benefici per la salute, tra cui la diminuzione della glicemia, il mal di schiena e la stanchezza. Una ricerca pubblicata su Psychological Science suggerisce ora che stare in piedi potrebbe non essere solo un bene per il cuore, ma anche per la mente.

In merito al dual-tasking, i ricercatori si sono divisi sul fatto che stare in piedi serva o meno come una distrazione. Può sembrare abbastanza semplice, ma gli autori dello studio notano che la linea di gravità del corpo umano è spostata in avanti verso l’alto, e ciò significa che nessuno è mai veramente stabile, ragion per cui è richiesto un continuo impegno di attenzione per correggere la propria postura.

Le loro scoperte supportano le recenti ricerche che suggeriscono che lo stress attenzionale causato dal mantenimento di una postura eretta migliora effettivamente l’attenzione selettiva.

I ricercatori David Rosenbaum (Università di Tel Aviv), Yaniv Mama (Ariel University) e Daniel Algom (Università di Tel Aviv) hanno studiato il legame tra la postura e l’attenzione chiedendo a 80 studenti universitari di eseguire compiti del Test di Stroop, che misura l’attenzione, alternando posizioni sedute e in piedi.

Nei tre esperimenti, ai partecipanti è stato chiesto di guardare i nomi dei colori che sono state stampate con colori corrispondenti o contrastanti, di identificare il colore di stampa o di identificare le frecce rivolte verso l’alto, verso il basso o che puntano in diverse posizioni sullo schermo.

Questi tipi di compiti risultano difficili perché richiedono che i partecipanti ignorino le caratteristiche dominanti (ad esempio, il colore indicato dalla parola) e prestino attenzione alle caratteristiche meno evidenti (ad esempio, il colore in cui la parola è stampata).

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Queste prove suggeriscono che la posizione in piedi potrebbe produrre benefici in circostanze specifiche. I partecipanti sembravano elaborare dati congruenti – quando la parola e il colore di stampa corrispondevano – alla stessa velocità, o leggermente più lentamente, quando erano seduti rispetto a quando erano in piedi. Ma hanno elaborato dati incongruenti – quando la parola e il colore di stampa non corrispondevano – più rapidamente quando erano in piedi.

Le differenze di tempo di risposta erano di pochi millisecondi in entrambe le direzioni, ma questi risultati supportano l’idea che, mentre il multitasking in genere rende più difficili i compiti primari cognitivamente impegnativi, questo può non essere il caso della focalizzazione su un compito di attenzione.

L’attenzione selettiva è un’eccezione degna di nota: è stato ripetutamente dimostrato che lo stress o il carico (o entrambi) migliora effettivamente la selettività dell’attenzione“, hanno scritto gli autori.

Questa constatazione è particolarmente degna di nota, perché la maggior parte degli studi di ricerca in psicologia sono effettuati con i partecipanti in posizione seduta.

 


Lo studio


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